L’assegno unico per i figli 2021 incassa il via libera da parte della Commissione Lavoro del Senato e si appresta al passaggio in Aula. Il disegno di legge per l’introduzione dell’assegno unico è stato approvato l’11 marzo 2021 in Commissione, rappresentando il primo passo verso la riforma fiscale.
COSA?
Dal bonus bebè agli ANF, dal premio alla nascita alle detrazioni figli a carico, l’assegno unico punta a diventare uno strumento onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione alle misure frammentate ad oggi vigenti.
Dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, le famiglie avranno diritto ad un assegno economico d’importo calcolato in base al valore dell’ISEE.
QUANDO?
Dal 1° Luglio 2021 le famiglie potranno avanzare domanda presso il nostro ufficio!
QUANTO?
Per quel che riguarda l’importo, la cifra esatta dell’assegno non è ancora nota, ma si parla di somme che oscillano dagli 80 ai 240 euro mensili, da calcolare in base all’età del figlio e al valore dell’ISEE stesso.
Secondo quanto previsto dal Family Act, l’assegno unico dovrà essere strutturato secondo i seguenti parametri:
• un assegno universale di importo minimo, riconosciuto a tutte le famiglie con figli fino a 18 anni (elevabile fino a 21 anni);
• una maggiorazione variabile determinata per scaglioni dall’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE);
• in caso di figlia o figlio successivo al secondo, l’importo è maggiorato del 20%;
• è incrementato in un range che oscilla dal 30% al 50% per ciascun figlio o figlia con disabilità, a seconda della gravità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104), nonché verrebbe riconosciuto anche dopo i 21 anni, se il disabile permanesse nel nucleo familiare;
• in merito al pagamento, è prevista la possibilità di erogazione direttamente al figlio maggiorenne, su sua richiesta, per favorirne l’autonomia;
• è riconosciuta una integrazione compensativa diretta ad assicurare che lo stesso non risulti in ogni caso inferiore al trattamento complessivo in quello in godimento al nucleo familiare.
CHI?
L’assegno unico sarà ripartito in pari misura tra i genitori. In caso di separazione, annullamento, cessazione o scioglimento del matrimonio, sarà riconosciuto al genitore affidatario o ad ambedue in caso di affidamento congiunto. In particolare, sarà riconosciuto a:
• cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
• soggetti tenuti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
• residenti e domiciliati con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
• residenti in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.
Tra le novità principali dell’assegno unico vi è il carattere di universalità: spetterà, infatti, anche ai titolari di partita IVA e i percettori di reddito di cittadinanza!!!
Perciò, NON FATEVI TROVARE IMPREPARATI: CORRETE A CHIEDERCI L’ISEE AGGIORNATO!!!